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📅 sabato 21.01.2023
⏱ 21.00
📍 postO centro culturale • Via Castelguidone, 4 – 00159 [RM]
In nido alla famiglia avviene la prima ferita che il poeta figlio deve ricucirsi dentro, nascendosi ancora, en abyme, dall’utero delle proprie risorse.
Il rapporto violento fra padre e figlio accade fra le fiamme vive del patriarcato, nell’incendio ripetuto della violenza e del suo amoroso requiem, ma al contempo, in un contesto dialettico di offerta pedagogica indubitabile.
Il materno giunge così come una benda, una garza, un balsamo del tutto immeritato, incondizionato. È la benedizione del sì, il dono assoluto.
Nell’immagine della sorella, riflessa in un doppio gioco di specchi, il poeta figlio condivide a giacimento il dolore avuto e veduto. In fusione sororale.
Con “Trilogia della Cicatrice” la famiglia, istituzione sociale basata sulle più secolari e pervicaci astrazioni ideologiche, è ridotta alla pura essenza di rapporti di forza fondati istituzionalmente sulla violenza e sull’amore per la violenza. Ecco, sono questi rapporti di forza il tema poetico della “Trilogia”: sono rapporti di forza messi a nudo, decostruiti, capovolti e sublimati.
Narrazione per voce sola in tre atti tratta dalle opere di Guido Celli Era solo un ragazzo, Madre materno e Specchio sorella (Sensibili alle foglie, Roma, 2019-2021).
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Guido Celli nasce a Roma nel 1979 ed è un poeta, performer, videomaker e musicista.
Ha collaborato con diversi artisti fra cui Flavio Giurato, Joe Lally (Fugazi), Arash Irandoust, Daniele Aristarco e Sara D’Uva.
Gira l’Italia da anni, fra teatri, festival, associazioni culturali, case e giardini privati, mettendo in corpo e in voce i suoi poemi, proponendo le sue multiformi e intense “Performance per voce sola“.
Porta inoltre, con Caterpillar, in teatri e festival, la pièce “Era solo un ragazzo (Per una pedagogia dei padri in poema)“, con Vito Maria Laforgia i poemi/concerto per viola da gamba e voce “Madre Materno” e “C’è un cielo che vola in cielo, Celeste“, con Peppe Leone il poema ritmico “Pietra Madre“, con Edoardo Pellegrini la voce in scenografia errante “Le vie dell’errare“, con Luca Guidi il poema/canzone “Ci ha detto Rachele” e con Beercock il poema/concerto “La foce verso l’inguine del Mondo“.
È il fondatore della casa editrice Sem Plumas e il responsabile della sezione poetica della rivista “L’Almanacco de La Terra Trema”.
Bibliografia
2021: il poema “Pietra Madre” (Ferula Ferita/Verso Sud, Altamura)
2021: il poema “Camera d’Oriente” (Tic Edizioni, Roma)
2021: il poema “Specchio Sorella” (Sensibili alle foglie, Roma)
2020: il poema “M’ha detto Rachele” (Sem Plumas, Roma)
2020: il poema “Madre Materno” (Sensibili alle foglie, Roma)
2020: il poema “Le spalle d’oro” (‘round midnight, Campobasso)
2019: il poemetto “Desiderio.Excerpta” (Sartoria Editoriale, Catania)
2019: il poema “Era solo un ragazzo” (Sensibili alle foglie, Roma)
2009: la prosa poetica “pragerleben” con Daniele Aristarco (EditoriViktor, Anguillara)
2008: il poema “Tutte le cose con frutta” (Edizioni Nuova Cultura, Roma)
Sito ufficiale: www.guidocelli.com
Bibliografia on-line: www.guidocelli.com/pubblicazioni
Video delle performance: www.guidocelli.com/performance-per-voce-sola
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INGRESSO LIBERO
POSTI LIMITATI
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA AL LINK bit.ly/eventialposto
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